16-22 Summerwane

Dopo un giorno di riposo la compagnia riprende la marcia verso Nord. Il tempo non è dalla loro parte e li rallenta. Giunti ad un giorno di distanza dal Picco subiscono un agguato da parte di alcuni cavalieri Aslene. Lo scontro è cruento, Bodlo e Gaverin cadono feriti Emmet è circondato e da loro del filo da torcere, si capisce che lui è l’obiettivo, vogliono il martello!

Ilwyd allora preso dalla rabbia brandisce lo Scettro del Re, Nekhaka e rilascia la sua potenza distruttiva con un onda d’urto che disarciona due cavalieri, il terribile rombo che ne è seguito spaventa i cavalli e gli assalitori oramai ridotti a meno di metà fuggono.

Lanciadifalco riconosce uno di loro, fa parte del gruppo di fanatici di Horn che sono in combutta con la nana Arvia. Voglio riconquistare Vond e la nana è ancora offesa per la questione di Pelagia.

Giunti infine al Picco d’Ambra la compagnia trova riapro, cibo e riposo per i giorni successivi. Nessuno sembra sapere dell’agguato che hanno subito ma la cosa non li sorprende. Solo una parte dei Galdene e dei Quardi ha aderito alla crociata. Lanciadifalco non può fare a meno di pensare a Viseria. Lui l’ama ancora ben sapendo che lei è uno spirito troppo distante da lui. Il suo fanatismo l’ha condotta su sentieri pericolosi ed ora è prigioniera a Vond. Il cuore di Gabriel cavaliere Galdene è grave per via del senso di impotenza nel non poterla salvare ora, subito!

Bodlo non perde tempo e si da da fare. Compra equipaggiamento, attrezzi, un carro e materiali vari ed incarica Argam ed i suoi di tornare subito a Weatherstone e prenderne possesso ed iniziare il lavori per risistemare i lavori. Ora la compagnia del Cinghiale è la proprietaria dell’antica fortezza ed è meglio che sia chiaro a tutti al più resto possibile.

Gaverin intanto ritrova Dalb che come sempre è molto contento di rivedere l’amico mezzelfo. I due passano una serata da soli in riva al fiume. I dubbi che lo stregone aveva portato dentro di se per giorni e settimane dovevano essere fugati.
Ecco che così Dalb, divertito e soddisfatto della dimostrazione di coraggio e di acume dell’amico rivela la verità. Merigall demone dei tempi antichi, annoiato schiavo di Zygofer che percorre questa terra dai tempi che furono in cerca di persone interessanti da irretire e sedurre. Gaverin è ad un passo dal baratro della follia e la cosa entusiasma il finto bardo che resta a fissare l’oggetto del suo desiderio mentre sta per cedere alla follia. Ma il mezzelfo nonostante il forte dolore alla spalla e il tremore alle mani resiste.
Merigall resta ad osservarlo e lo saluta dicendo “Sei una creatura interessante. Penso che mi farai ancora divertire”

Gaverin approfitta dei momenti di pace e riposo per raccontare alla compagnia la storia delle Gemme magiche, degli antichi Elfi e della corona di Stanengist, degli artefatti e della vendetta che Merigall vuole compiere ai danni di Zytera. “Vuole ritrovare la sua amata nulla di più”

16-22 Summerwane
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