23 – di Summerwane – Rapimento!

Boldo viene avvicinato da uno dei garzoni delle fucine. Il suo padrone lo ha mandato da lui per dirgli di andare alla bottega per un lavoro da fare e si è raccomandato di dire “Solo la perizia di un nano potrà adempiere a questa commessa”.
Il vecchio mercante non si tira di certo indietro e segue così il ragazzino che ad un certo punto serpeggia tra le tende come una gazzella, alle proteste del nano sul fatto che non riesce a stargli dietro il giovanotti risponde che si fa prima da quella parte. All’improvviso un uomo compare a sbarrare la strada a Bodlo mentre uno alle spalle dice “Misela manda i suoi saluti” e poi il buio.

Lanciadifalco si era alzato di buon mattino per accudire i cavalli della compagnia ben sapendo che l’inattività li avrebbe indeboliti, poi preso Windspit era andato a cavalcare nelle praterie circostanti.
Rientrando a mezza mattina aveva visto alcuni carri allontanarsi dalle tendopoli Aslene del Picco, dopo di che, raggiunge il proprio accampamento e si riunisce alla compagnia. Ilwyd chiede dove sia Bodlo, oggi dovevano incontrare Zertorme e non era intenzionato a fare tardi. Gaverin allora spiega che era alle fucine, un garzone era venuto a chiamarlo e lo va a cercare. Alle fucine però nessuno ha visto il nano. Interrogato il ragazzino, notevolmente spaventato, Gaverin scopre che un uomo aveva avvicinato il giovane dicendo che voleva fare uno scherzo al suo vecchio amico nano. Gli aveva dato qualche moneta e doveva solo portare il nano dietro ad alcune tende. Il mezzelfo perde la pazienza e trascina il ragazzino per un braccio facendosi indicare il luogo dove doveva portare Bodlo. Qui la sua abilità di esploratore gli permette di trovare delle tracce e del sangue! Le trace sono di un carro e almeno due uomini hanno caricato qualcosa di pesante ma poi il tutto si confonde tra le altre tracce del campo.

Informati subito i compagni scoppia il panico ma Lanciadifalco si ricorda di avere visto due carri al mattino uscire dal Picco d’Ambra. Due carri, uno in direzione ovest l’altro verso sud. Salta su Windspit e percorre a gran velocità la strada ad ovest, aveva il 50 % ma sperava che la sua capacità di cavalcare più veloce degli altri avrebbe eventualmente riparato al ritardo e con il favore di Horn sarebbe stato il carro giusto!

La fortuna arride la compagnia. Il cavaliere Aslene raggiunge il carro e nota che i loschi figuri si attrezzano per scagliargli frecce con una balestra ma l’abilità di Lanciadifalco a cavallo non ha eguali e nessun dardo centra ne lui ne il cavallo. Mantiene distanza ma li tallona così i malviventi decidono di fermare il carro e nascondersi nel bosco a bordo della strada.
Il resto della compagnia raggiunge la zona e grazie all’Aslene i nemici sentendosi minacciati hanno dovuto riparare. Bodlo era sicuramente nel sacco che si sono portati via, quindi sono ingombrati.
Si addentrano così tra gli alberi a formazione aperta, pronti a tutto. Lo scontro che ne segue è sanguinoso e non privo di colpi bassi, uno dei rapitori messo alle strette minaccia di tagliare la gola al nano. Tutto di gela come un quadro. Emmet però furibondo ed in preda alla furia balza contro il bandito con una velocità tale che non gli lascia il tempo di ferire mortalmente il nano. La sua testa viene frantumata dal martello Scarnebane ed il nano cade a terra solo graffiato alla gola ma ancora in pericolo per le diverse ferite che ha subito durante la cattura.

Ritornano al Picco d’Ambra in tarda serata. Mentre cavalcano il nano è stato curato e disteso sul carro. L’ondeggiare del carro lo sveglia e Gaverin a cavallo nota gl occhi di Bodlo che lo osservano. “Sei tra amici ora riposa”

23 – di Summerwane – Rapimento!
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