A causa del maltempo la compagnia è costretta a fermarsi. Il nuovo elemento si rivela fastidioso e ha sempre bisogno di essere controllato. Sol Boldo riesce a farlo calmare ma non appena può fa uso di funghi allucinogeni.
Un paio di volte ha delirato e ha tentato di attaccare prima Gaverin poi Lanciadifalco ma agli occhi dei nostri eroi il venerando nano è davvero solo un’anima infranta rovinata da chissà che traumi passati. Bodlo gli mostra sempre affetto ma non manca di redarguirlo come fosse un bambino.
Ferebald si ammala in questo frangente e Ilwyd è costretto a fermare la marcia cercando un riapro dalle piogge intense e anche per prendersi cura del giovane storico.
Grazie alle cure magiche del druido Ferebal di riprende in fretta e la compagnia prosegue il proprio viaggio discendendo le montagne dal versante Occidentale ritrovandosi nelle pianure a sud del Picco d’Ambra. Le rovine di Wailer’s Hold sono vicinissime ed il cuore di Bodlo di fa grave a ricordare la casa dei suoi avi oramai in rovina. “Non l’ho mai vista” sussurra tra se e se. “Un giorno la ricostruirai” risponde Ilwyd posandogli la mano sulla spalla. Il Nano come scosso da un sogno incalza la compagnia a continuare dando la colpa ad Emmet di essere sempre troppo lento.
Piegando verso sud la strada si fa più facile seguendo il profilo delle montagne e Weatherstone è sempre più vicina. Arrivati nel folto del bosco i sentieri per il carro sono impassabili. Ilwyd decide di fare un giro più largo per la parte occidentale della grande foresta di Groveland. Ferebald ricorda che a sud è chiamata il Bosco di Heme, perché vi era un tempo alla dea anticamente. Nessuno più sa dove sia, il ricordo si è perso con la nebbia e le guerre. Le sue rovine dovrebbero ancor custodire segreti e conoscenze preziose.
Gaverin mentre controlla l’area scopre una radura dove qualcuno aveva cercato di costruire un piccolo villaggio nel bosco, ma ora è tutto bruciato e carbonizzato al punto che la cosa non gli torna. Un incendio avrebbe arso per giorni per fare tali danni ed il fumo si sarebbe visto per kilometri. Poi la vede, al centro, una bambina in chiaro stato catatonico era seduta immobile su di un ceppo.
Allertata la compagnia cerca di prendersi cura della piccola giovinetta che non reagisce a nessuno stimolo. Così il mezzelfo, ripensando a se stesso da bimbo, la prende per mano e la piccola come se fosse un asinello, un piede davanti all’altro segue lo stregone.
Emmet brontola qualcosa anche riguardo al neonato mezzuomo che si stanno portando dietro, “Dobbiamo andare ad un villaggio e lasciare questi due alle cure di una madre” ma l’esigenza di raggiungere Weatherstone ora ha la priorità.