36-38 di Summerwane – Strani pensieri.

Arrivati finalmente a Stinkham vano a parlare con il capo Eardic che non è contento di rivederli, ricorda loro che sono ricercati e che per il bene della sua gente non può permettere loro di restare. Ilwyd fa leva su ciò che gli raccontò Biancosole di quest’uomo, del fatto che era un druido una volta. C’è un momento di silenzio e tensione. Gaverin percepisce che Eardic utilizza della magia su Ilwyd, il druido nero, ma non pare accadere nulla.

Alla fine viene loro permesso di dormire una notte ma devono andarsene prima dell’alba. Il neonato viene affidato alle cure di una donna.

Nella locanda la compagnia viene avvicinata da un elfo. Si presenta come Samael e una volta rotto il ghiaccio, fin troppo sfacciato per i gusti di Emmet, rivela che li stava cercando ma non ha tempo e deve allontanarsi al più presto.

Così l’indomani riprendono la strada per Weatherstone con Samael. Tutti e tre tenendo sempre d’occhio il nuovo elemento che è palese a tutti stia scappando da qualcosa. L’elfo racconta che lo hanno mandato a cercarli, il so capo per l’esattezza. Kalman Rodenfell. In realtà lui non è ancora un dei suoi ma il martello e la reputazione del druido nero e della Compagnia del Cinghiale ha attirato l’attenzione. Oltretutto gli orchi a nord sono animosi, si parla che l’Imperatore Hroka stia radunando i guerrieri, alcuni sono stati visti fuori dalla foresta, non hanno attaccato e gli Aslene sono di pattuglia.
Notizie queste che confermano le voci sentite da Lanciadifalco al Picco. A lui era stato chiesto di partecipare ad una pattuglia con i suoi cavalieri. Sarebbe stato un onore per loro ma Gabriel ha rifiutato.

La sera prima di accamparsi la compagnia viene avvolta dalla nebbia, non una solita nebbia ma la Nebbia Cremisi! Non se ne accorgono in tempo e presto ne sono circondati. Voci, sussurri, ombre e forme aliene. La nebbia fa perdere l’orientamento e presto si dividono ed ognuno resta solo con i proprio pensieri.
Emmet non vede l’ora di arrivare a Weatherstone e reputa i compagni incapaci, elucubra dei motivi che lo hanno portato fin li, è stufo di lamentele, decisioni avventate e di scappare sempre dai problemi. E’ ora che qualcuno mostri loro come si fa ad essere un capo.
Gaverin ripensa all’incontro con il capo villaggio di Stinkham, Ilwyd non gli ha mai detto cosa è successo. Perché questi segreti? Ancora segreti! E’ stufo di essere visto come uno stupido. Dalb ed i suoi inganni, o meglio chiamarlo Merigall. Poi la convinzione che Ilwyd sia sempre saggio e degno di rispetto. Per cosa poi? Sa più cose eppure se le tiene sempre per sé! Perché? Cosa trama? Cosa cerca. Ora ha anche lo scettro del Re, perché non l’hanno lasciato a lui? Appena arrivati dovrà delle spiegazioni.
Ilwyd oramai solo, non sente più le voci degli altri, perso. La nebbia, questa antica maledizione ancora perdura a volte. Secoli di terrore e morte. Si dice che demoni ed altre creature la abitano.. Gaverin ha raccontato qualcosa in merito. Lui sembra esserne sopravvissuto. Molto strano. La sua amicizia con Dalb/Merigall, forse centra qualcosa. Insiste per aiutarlo, trovare il suo antico amore. Perché insiste tanto? Che abbia l’ennesimo patto segreto? A Weatherstone serviranno delle risposte.

E così divisi e persi nella nebbia nel cuore della notte i tre compagni e Samael continuano a camminare e non si fermano nemmeno il giorno dopo, decisi ad arrivare il più in fretta possibile. Tra loro vi sono discussioni e provocazioni.
A Samael sembrano quasi impazziti. Il 38 a notte fonda finalmente si riuniscono al resto del gruppo. Nessuno vuole parlare del viaggio e sia Lanciadifalco che Bodlo restano interdetti. Interrogano Samael ma è quasi l’alba e serve riposo.

36-38 di Summerwane – Strani pensieri.
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