Il tempo peggiora e per tutto il giorno un forte temporale si abbatte sulla valle chiusa dove si erge Weatherstone. La compagnia ne approfitta per curarsi le ferite e riposare. Kordomar e Ferebald dimostrano riconoscenza e mentre il primo va a cacciare il secondo racconta loro la storia di Re Algarod, di come venne al nord per sconfiggere il ribelle Zygofer, dei suoi eroici cavalieri e dell’incredibile carica che travolse le armate dello stregone nei pressi di Alderstone e di come fu imprigionato e tradito assieme ai suoi compagni.
La notte durante la guardia, Bodlo e Ilwyd vedono una figura evanescente avanzare da uno dei corridoi inferiori del castello. Una donna, la stessa figura che era rappresentata nel quadro che era nella camera del Re e che loro avevano distrutto e gettato dalla finestra dato che pareva prendere vita una volta che veniva osservato. L’immagine così vivida aveva terrorizzato buona parte del gruppo tranne il nano che non perse tempo e distrusse il dipinto.
Ora per erano davanti al soggetto del dipinto, un fantasma forse?
Bodlo ricordava la didascalia del quadro “Therania”. Esattamente lei la figlia di Zytera il folle. La Signora dei Morti, la negromante. Aveva percepito che qualcuno aveva rotto il suo incanto sul Re, un suo “diletto” e voleva capire chi fosse stato. Quella notte Ilwyd e Bodlo strinsero un patto con lei. In cambio del castello dovevano portarle una donna, giovane e bella. Avevano tempo fino alle festa del Raccolto di fine mese. Poi dovevano trovarsi nei pressi del ponte di Alderstone con la giovane.